La prestigiosa Accademia di Filatelia e Storia postale nel suo Dizionario postale e filatelico italiano lo definisce:
“Strumento aerofono in ottone, usato dai postiglioni per segnalare l’arrivo della diligenza postale: in tal modo il personale delle stazioni di posta cominciava a preparare i cavalli per il cambio, i traghettatori raggiungevano la sponda del fiume, le città e i castelli aprivano le porte o mandavano a ritirare la posta. Il corno utilizzava diversi motivi musicali, ognuno con un particolare significato. Fin dal ‘700 era assunto a simbolo della Posta”.
Mentre Wikipedia si sofferma maggiormente sulle sue caratteristiche tecniche:
“Il corno postale (noto anche come cornetta da postiglione) è uno strumento musicale a fiato della sottofamiglia degli ottoni, con canneggio cilindrico; veniva usato principalmente dai corrieri postali e dalle diligenze postali, per segnalare il loro arrivo e la loro partenza, oppure dai postiglioni, specialmente durante il Settecento e l’Ottocento. Di solito lo strumento ha una forma circolare o arrotolata con tre giri del tubo, sebbene certe volte si possa anche presentare diritto; è quindi un esempio di corno naturale. La cornetta fu sviluppata dal corno postale aggiungendo delle valvole rotanti….. Lo strumento è usato come logo del servizio postale nazionale in molte nazioni, come per esempio Svizzera, Svezia e Germania.”
E naturalmente il corno di posta figura anche nello stemma gentilizio della famiglia, o famiglie, Tasso, Torre e Tasso, De la Tour et Tassis e Thurn und Taxis, che ebbero la loro origine in val Brembana nel borgo bergamasco di Cornello e che furono i creatori della posta come la conosciamo ancora al giorno d’oggi.
Qui sotto, alcuni video che mostrano forma e suono del Corno di posta: