LA PROGRESSIONE DEI TARIFFE LETTERE IN SICILIA

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di Mario Mentaschi – Vicenza (ITALIA)

Scopo di questo articolo è stabilire quale fosse la progressione di peso delle lettere originarie della Sicilia dopo l’emissione dei francobolli siciliani il 1 gennaio 1859.

Data l’importanza di questa emissione nella filatelia mondiale, credo che questo argomento possa interessare per molti filatelisti.

L’importanza dei francobolli siciliani nella filatelia mondiale è legata alla meravigliosa incisione di Aloisio Juvara dell’effigie del re delle Due Sicilie Ferdinando II.

Chi era Ferdinando II? Salì al trono nel 1830 quando aveva solo 20 anni. Nei primi anni del suo regno riuscì a tagliare le spese migliorando la situazione finanziaria del regno e riducendo anche l’onere delle tasse. Nei primi anni del suo regno fu inaugurata la prima ferrovia in Italia: Napoli – Portici e introdotto il primo piroscafo napoletano nella penisola italiana.

In questi anni sereni fu anche inaugurato un collegamento telegrafico tra Napoli e Palermo.

Nel 1837 represse violentemente in Sicilia manifestazioni che chiedevano una Costituzione e da allora mantenne una stretta sorveglianza poliziesca nei suoi domini. Nel gennaio 1848 un’insurrezione per chiedere una Costituzione, originaria di Palermo si estese a tutta la Sicilia, quando un’analoga insurrezione scoppiò nei domini continentali il re fu costretto a concedere il 29 gennaio 1848 una Costituzione, ma a seguito di disaccordi sull’applicazione della Costituzione il re sciolse il parlamento e anche se la Costituzione non fu mai formalmente abrogata, continuò a regnare come monarca assoluto. Dall’aprile 1848 la Sicilia depose il re e dichiarò la sua
indipendenza, ne conseguì un’insurrezione che durò fino al maggio 1849 e richiese l’intervento di un esercito di 20.000 uomini al comando del generale Carlo Filangeri per domare l’insurrezione.

L’insurrezione fu brutalmente repressa e sfociò nel bombardamento di Messina che provocò molte vittime tra i civili. Questo evento valse al re Ferdinando II il soprannome di “Re Bomba” (Re Bomba). Se ai poveri napoletani “I lazzari” piaceva la personalità del re, i siciliani non potevano
dimenticare la brutalità usata per sottomettere l’insurrezione del 1848 – 1849, questi sentimenti provocarono l’insurrezione dell’aprile 1860 sfociata in quell’intervento garibaldino.

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